Geneva 41

Un nuovo portainnesto per alberi di melo nuovi e reimpianti

Tra i nuovi portainnesti lanciati dal programma di miglioramento e valutazione di portainnesti per meli realizzato dalla collaborazione tra l’Università Cornell e il Servizio di Ricerca Agricola del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA-ARS), il G41 è uno dei più promettenti. L’origine, le caratteristiche principali e i risultati sono spiegati qui di seguito.

Origine e caratteristiche

  • Origine: Unità Risorse Genetiche Vegetali della Cornell University (New York, USA.).
  • (*) Portainnesti protetto. Brevetto degli Stati Uniti PP17,139 (10 ottobre 2006).
  • Licenza: accordi di licenza con l’Università Cornell in diversi territori. Accordo di sublicenza con EFTR sul territorio europeo.
  • Vigore: equiparabile a quello dell’M.9 Pajam®2.
  • Produttività: alta e molto rapida, molto produttivo.
  • Rendimento del raccolto: alto, tra il 105 % e il 115 % rispetto all’M.9.
  • Resistenza: ai focolai batterici, alla fitoftora, all’afide lanifero, alla saturazione idrica e alle difficoltà del terreno di coltura.
  • Resistenza a temperature molto basse.
  • Molto resistente ai focolai batterici, al marciume della corona e all’afide lanifero del melo.
  • Difficile da riprodurre nei vivai.
  • Legame fragile dell’innesto con alcune colture.

Vigore

Nell’Immagine 4, viene mostrata il vigore che fornisce agli alberi innestati rispetto ai portainnesti tradizionali, in particolare con la gamma M.9.

Dimensione M.27, M.9 T337, M.9 PAJ 2, Dimensione M.26, Dimensione M.7-MM106, Dimensione dell’albero albero semenzale.

Ultimi lanci in USA.

Immagine 4: Dimensioni dell’albero trattato con portainnesti tradizionali e nuovi, compresi i diversi lanci dell’Unità Risorse Genetiche Vegetali dell’Università Cornell, Geneva e il Servizio di Ricerca Agricola del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (New York, USA.) Fonte: (G. Fazzi. Personal com., I. A. St. Michele-Italy, Settembre 2018).

geneva 41

 

Rendimento agronomico

Diversi rapporti negli Stati Uniti e in Europa, in questo caso EUFRIN, stabiliscono il buon esito dei diversi portainnesti della gamma G, in particolare G41 e G11, innestati su colture di Brookfield® Gala e Golden Reinders®. L’immagine 5 mostra i raccolti annuali e totali degli alberi in un periodo di sei anni della varietà Brookfield® Gala innestati su diversi portainnesti, confrontati con portainnesti di riferimento. I risultati migliori corrispondono al G.11 e al G.41.

Immagine 5: Risultato del portainnesto su raccolti annuali e totali di meli Brookfield® Gala in un periodo di sette anni, innestati su diversi portainnesti in EEA IRTA-Mas Badia (Gerona, Spagna) e piantati nel febbraio 2009 su un terreno non reimpiantato.(Carbó et al., 2015).

Rendimento cumulativo

 

Dalla valutazione del G.41 e dell’lG.11 su terreni reimpiantati, è emerso che la produzione è rimasta superiore a quella del portainnesto di riferimento, come indicato nella figura 6. In entrambi i casi, non si è notata una modifica nella dimensione del frutto dal portainnesto, mentre la Classe I di colore della frutta (più del 90 % del colore della frutta) è aumentata rispettivamente del 26-28%, rispetto all’M9 Pajam®2. Inoltre, in entrambi gli studi, il rendimento del raccolto è stato uguale o migliore rispetto all’M9 Pajam®2, con un vigore simile o superiore nel caso del G.41.

 

 

Fonte: Carbó, J.; Iglesias, I.; Avila, G.; Bonany, J.; Alins, G., 2015. ¿Que nos aportan los nuevos portainjertos de manzano?. IRTA- XX Jornada Frutícola, Mollerussa, 22 octubre 2015, 41-53pp.




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